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Potenza: rinviato a giudizio un dirigente ANAS per aver danneggiato la società di cartellonistica stradale Procaccio Group di Sant’Arsenio


16-05-2012

Ieri 15 maggio ’12, il G.U.P. presso il Tribunale di Potenza, chiar.mo Dott. Spina, in accoglimento di analoga richiesta del P.M. Dott. Musto, ha rinviato a giudizio alto dirigente dell’A.N.A.S.- Compartimento di Potenza, Dr. Avv. R. B., per abuso ed omissione di atti di ufficio per aver ingiustamente danneggiato la società dei Fratelli Procaccio, da Sant’Arsenio, in ordine alla presentazione di alcune richieste di autorizzazione alla installazione di cartelli pubblicitari e segnali di servizi su strade statali e raccordi autostradali della Basilicata e del Salernitano. Viva soddisfazione ed apprezzamento alle indagini puntuali e meticolose svolte dalla Polizia Stradale di Lagonegro e di Potenza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lagonegro (dal P.M. Dr. Basso) e di Potenza (dapprima dal P.M. Dott.ssa Ventricelli ed in seguito dal P.M. Dr. Musto), sono stati espressi dall’amministratore della Procaccio Group, geom. Giovanni Procaccio e dal procuratore generale della stessa, Biagio Procaccio, costituitisi parte civile contro l’A.N.A.S., i quali vedono avviata a definizione giudiziaria una lunga ed articolata vicenda amministrativa che li ha visti letteralmente ed ingiustamente vessati dal Compartimento A.N.A.S. di Potenza. < Due pesi e due misure >: così può sintetizzarsi la vicenda processuale che sarà al vaglio della Sezione Collegiale del Tribunale di Potenza il prossimo 24 settembre. Ma vi è stato di più. Non solo il Compartimento A.N.A.S. si è ostinato a negare alla Procaccio Group autorizzazioni alle quali la Società aveva senz’altro diritto, autorizzando invece analoghe istanze di altre società, ma è emersa una assurda ed incredibile tolleranza verso la presenza addirittura di centinaia di cartelli abusivi, oppure con autorizzazioni scadute o mai rinnovate, ovvero volturate ad altre Ditte persino in difetto del pagamento dei canoni di concessione. Il danno per l’Ente è ingente se si pensa che la tolleranza durava da anni e che l’ammontare del canone annuo per ogni cartello pubblicitario è di circa 600,00 €uro.

Ufficio Stampa Procaccio Group




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