Il Comune di Pertosa ha deliberato l’assegnazione della cittadinanza onoraria al Prof. Adriano Mantovani, l’illustre padre della disastrologia veterinaria, settore scientifico legato alla gestione delle emergenze sanitarie, che si verificano in seguito a tragici eventi quali possono essere i terremoti oppure altre catastrofi naturali o provocate.
Il legame con il territorio pertosano è forte considerando che la nascita della disastrologia veterinaria coincide proprio con il 23 novembre 1980 (ovvero la data del terremoto dell’Irpinia, che colpì anche il comune di Pertosa). In quella tragica occasione il Ministero della Sanità-Direzione Generale dei Servizi Sanitari affidò al Prof. Adriano Mantovani, all’epoca professore della facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bologna (poi divenuto Direttore del Centro OMS/FAO per la Sanità Pubblica Veterinaria), il coordinamento delle attività veterinarie nelle zone terremotate.
Un legame, tra l’altro, consolidato dallo scambio di ricerche e studi sulla materia intrapreso con la Fondazione MidA e l’Osservatorio sul doposisma.
A tal proposito, il sindaco di Pertosa Michele Caggiano ha dichiarato: “La cittadinanza onoraria è un riconoscimento importante perchè segnala un attaccamento al territorio. La Giunta Comunale ha pensato di conferire la cittadinanza onoraria al prof. Mantovani per due motivi principalmente: il primo perchè il territorio di Pertosa e il professore sono uniti da una vicenda comune: il sisma del 1980, che vide Mantovani impegnato nella gestione di quell’emergenza catastrofica; il secondo perchè il Prof. Mantovani ha scelto in più occasioni Pertosa come punto di riferimento nonchè centro di documentazione e formazione per i suoi studi sulle emergenze non epidemiche . Dunuque, il consiglio comunale di Pertosa il 23 novembre, alla stessa ora di quel tragico evento, conferirà la cittadinanza onoraria al padre della disastrologia veterinaria, per ricordare che quell’evento calamitoso ha creato un legame più forte tra i comuni limitrofi e un’attenzione maggiore verso questi territori interni del salernitano. Un’attenzione ampiamente sentita dal prof. Mantovani che accogliamo con entusiamo come nostro cittadino”.
Biografia del Prof. Mantovani
Il Professore Mantovani ha compiuto 60 anni di laurea
Adriano Mantovani nasce nel 1926 ad Altedo, modesto borgo della bassa bolognese. Ha un percorso formativo singolare e atipico: ragazzo uscito dal proletariato rurale e proiettato nella piccola borghesia urbana, per merito della madre che, contadina analfabeta, si ritrova grinta e capacità imprenditoriali tali da permetterle di trasformare il destino di tutta la famiglia. Per cui a 7 anni esce dal dialetto bolognese (che resta la sua lingua madre) e si avventura nell’italiano, prima delle quattro lingue di lavoro che userà nella vita. Decide di iscriversi al liceo scientifico dove prende la maturità. Entra nella Resistenza ed è una scelta che dura per tutta la vita. Nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna; la scelta è da ascriversi alla volontà di rientrare nel mondo rurale. Entra subito come allievo interno nella Clinica Medica Veterinaria diretta dal professor Albino Messieri. Si laurea nel luglio del 1948 con una tesi sullo sdoppiamento dei toni cardiaci del cavallo, poi pubblicata e citata nel testo di Semeiotica Medica di A. Messieri e B. Moretti. Per tutto il 1949 lavora come borsista, poi nel 1950 si trasferisce a Teramo, presso l’Istituto Zooprofilattico diretto dal professor Giuseppe Caporale dove rimane sino al 1962, prima come assistente, poi come aiuto e infine vicedirettore. Nel 1951-52, trascorre 18 mesi negli Stati Uniti prendendo il Master in Sanità Pubblica all’Università del Minnesota, con una tesi sulla Malattia di Newcastle come zoonosi. Nel 1962 si trasferisce all’Istituto di Parassitologia della Facoltà di Medicina dell’Università di Roma, diretta dal professor Ettore Biocca, dove rimane fino al 1965, quando viene chiamato a Bologna, presso l’Istituto di Malattie Infettive della Facoltà di Medicina Veterinaria, di cui riceve la direzione e diventa professore di ruolo, incarico ricoperto fino al 1982. Si trasferisce poi a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità, a dirigere il Laboratorio di Parassitologia e il Centro di Collaborazione OMS/FAO per la Sanità Pubblica Veterinaria.
Ha ricoperto diversi incarichi di cui saranno ricordati i principali:
a) fondatore e primo presidente dell’Associazione Italiana Veterinaria per Piccoli Animali (1961-66) e vice presidente dell’Associazione Mondiale;
b) è stato tra i fondatori dell’Associazione Italiana di Medicina Tropicale;
c) componente del Consiglio Superiore di Sanità (1974-82);
d) componente del Consiglio Superiore della Protezione Civile dalla fondazione nel 1995;
e) segretario della Federazione Mondiale dei Parassitologi (1971-87);
f) dal 1972 a tutt’oggi componente del Comitato Esperti sulle Zoonosi dell’OMS;
g) dal 1972 ha svolto funzione di Presidente, vice-presidente ed esperto in gruppi di lavoro dell’OMS, FAO, OIE e CMZ.
Nel 1989 riceve il premio dell’OIE per la Sanità Pubblica Veterinaria e nel 2004 il Premio Kirone per la storia della Veterinaria. Ha conseguito la libera docenza in microbiologia e immunologia (1957) in parassitologia (1963). Ha svolto attività di consulenza e insegnamento in diversi Paesi di tutti i continenti. Fondamentali sono stati l’insegnamento e l’amicizia di maestri come Albino Messieri, Giuseppe Caporale, Ettore Biocca, Libero Ajello, Luigino Bellani.
La sua generazione ha cominciato a interessarsi di politica con la Resistenza. Si è schierato con il Partito Comunista, posizione che ha mantenuto nel tempo con comprensibili difficoltà. Ha partecipato alla Riforma Sanitaria del 1978, una delle migliori riforme sanitarie a livello mondiale con i servizi veterinari pienamente inseriti nella sanità. Nel 1984 lavora alla Seconda Conferenza Nazionale sullo Stato Sanitario del Paese dedicata a “Sanità animale e Sanità pubblica”, dimostrando il peso politico acquisito dalla veterinaria e le capacità del suo direttore generale, Luigino Bellani. Nel 1950 collabora con la rivista “Riforma Agraria”, negli anni ’70 gli è stato attribuito il ruolo di coordinatore del gruppo veterinario comunista.
Durante il periodo di attività (1970-1987) ha svolto un’intensa azione di collaborazione coi gruppi veterinari degli altri partiti: seminari, pubblicazioni, stage sul territorio di studenti e giovani laureati; sono inoltre state pubblicate due linee guida sulla gestione dei servizi veterinari. Le attività del gruppo veterinario comunista sono state presentate al Congresso Mondiale di Storia della Veterinaria di Wittemberg nel 2002.
Il Prof. Adriano Mantovani si è dedicato con particolare passione alle seguenti tematiche:
a) lo sviluppo della Sanità Pubblica Veterinaria;
b) l’igiene urbana veterinaria;
c) la valutazione delle malattie degli animali e delle zoonosi su basi sociali ed economiche;
d) l’epidemiologia;
e) l’azione veterinaria nelle emergenze non epidemiche sia naturali sia provocate dall’uomo.
Scopo della sua didattica, all’università e nei corsi di formazione, è sempre stato quello di puntare sulla formazione di professionisti in grado di praticare la Veterinaria in tutti i settori della sanità pubblica (controllo delle malattie, sicurezza alimentare, emergenza, ecc.), partendo dalle esigenze del territorio.
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