Un assistente capo di polizia penitenziaria, di 45 anni, in servizio presso il carcere di Avellino si è suicidato a Battipaglia (Salerno). Secondo il segretario generale del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), Donato Capece, che ha diffuso la notizia, ''nel gesto hanno concorso un mix di fattori personali per l'enorme stress accumulato, con i problemi determinati dal sovraffollamento ma anche per le 'ritorsioni' subite dai detenuti nel carcere avellinese nonché da alcuni atteggiamenti e comportamenti dei superiori''. Una denuncia gravissima che ora sarà oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti e delle istituzioni. Primo in ordine di tempo ad interessarsi della vicenda è stato il presidente della Commissione regionale contro il fenomeno del Mobbing, Donato Pica che ha attivato con immediatezza le procedure per far luce sulla strana morte dell'agente. "Esprimo vicinanza e solidarietà alla famiglia dello sfortunato agente penitenziario, per la tragedia che si è consumata - dichiara il presidente Pica - faremo il possibile per capire realmente se la denuncia del segretario Capece ha riscontri oggettivi e quindi attiveremo tutte le procedure di ascolto da parte della Commissione. Invito dunque Capece, al più presto, ad un audizione in Commissione" conclude Pica.
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