Lo scorso 29 agosto si è svolto a San Marco di Teggiano il "Palio delle Contrade" davanti alla presenza di oltre 1000 persone un successo senza precedenti.
Il Palio quest'anno è stato vinto dalla contrada Centro Storico con il fantino Vito La Veglia al secondo posto la contrada San Marco (contrada Pozzale) con il Fantino Domenico Colombo terza Prato Perillo quarta è giunta la contrada vincitrice delle ultime due edizioni Pantano fanalino di coda è stata la contrada Piedimonte.
STORIA
Ogni anno, dal lontano 1987, presso la frazione di S. Marco di Teggiano, si svolge l’ormai “famoso” Palio delle Contrade. Nata su proposta dell’associazione locale ACLI “Camminare Insieme”. Il palio ha origine nel 1987 quale sfida tra i Borghi della contrada e sulle ali di vecchie leggende legate religiosa del luogo o sul fondamento di un episodio autentico della storia teggianese.
Narrano infatti alcuni cronisti che in un tempo lontano un incendio divampò nella cappella in onore di San Marco. I contradaioli di S. Marco allora, per spegnere le fiamme iniziarono una generosa colonna caricando botti d'acqua sui basti degli asini ra “lu cursu”, e così contribuirono a salvare l’immagine sacra del Santo.
Secondo altri l’origine del Palio risale al Medioevo quando i Sanseverino, potenti Signori di queste terre giocavano un ruolo di notevole importanza tra le contese dei Principi meridionali. Narrano infatti le cronache del tempo che
un incendio divampò nel castello, durante l’assedio di Federico d’Aragona, dodici anni dopo la congiura dei baroni del 1485; per spegnere le fiamme i contradaioli di S. Marco iniziarono una generosa colonna verso la valle ove
scorreva “lu cursu” e, caricando botti d'acqua sui basti degli asini, contribuirono a salvare la roccaforte. A seconda della tesi che si predilige avremo che il Parroco o i Sanseverino indirono una sfida al centro della quale vi era una corsa di asini con in premio l’immagine del Santo.
Qualcuno tramanda che all’epoca la zona di San Marco era divisa in 12 rioni, (Angiolelle, San Salvatore, San Paolo, Pozzale, Boccarino, San Raffaele, Castagneto, Buco, S. Giovanni, Due Madonne, Processione, Tempa) e che la gara si correva alla lunga, cioè su un percorso che andava dal centro della Piazza di San Marco sino alla campagna, correndo sul pietrame delle strade sterrate, fangose e sconnesse. A differenza di allora, oggi i rioni sono solamente 6 (San Salvatore, San Paolo, Pozzale, Boccarino, San Raffaele, Castagneto) e il Palio con gli asini si corre nei pressi di Piazza San Marco, per far si che ognuno possa godersi interamente lo spettacolo per tutta la sua durata, formula che invece nel passato remoto non era possibile. I nomi delle sei Contrade che sino al 2009 si sono disputate ogni anno il Palio erano (in rigoroso ordine alfabetico): BOCCARINO, CASTAGNETO, POZZALE, SAN PAOLO, SAN RAFFAELE, SAN SALVATORE) (dal 1994 sono considerate decadute le contrade Buco-Tempa e riunite insieme con la Contrada S.Raffaele, inoltre la contrada Angiolelle si è riunita con la Contrada S. Paolo, infine la contrada Due Madonne si è riunita con la Contrada Pozzale, le contrade Processione e S. Giovanni si sono scisse e confluite in altre contrade, poiché non hanno mai corso il Palio).
Dal 2008 il Palio proprio per dar credito alle cronache citate si sviluppa in due fasi il Prologo che stabilisce le contrade di San Marco che parteciperanno al Palio ove a contendersi la vittoria finale scenderà in campo l’intera Teggiano con le sue entità Prato Perillo, Piedimonte e Centro Storico e Pantano (vincitrice dell’edizione 2008). Il Prologo viene disputato correndo da una a tre batterie (a discrezione del capitano del Palio) su un percorso disegnato ogni anno dallo stesso capitano del Palio.
Gli asini sono cavalcati e semplicemente incitati a correre da un fante per ogni borgo, solo nel prologo, il Capitano, può stabilire che sia il fante a dover correre a piedi per stabilire chi effettuerà la mossa per decretare la
partenza del Palio. Il punteggio per ogni batteria è compreso tra i 12 punti che vengono assegnati alla Contrada che per prima taglia il traguardo, e i 2 punti della sesta classificata.
Al termine delle tre batterie, la Contrada che ha totalizzato più punti vince e si aggiudica il diritto di partecipare l'ultima domenica di Agosto al Palio delle Contrade sfidando le altre frazioni di Teggiano.
il Palio si corrè al meglio di 5 giri ed al vincitore va il “MARCUS” del Palio di Teggiano, un drappo con l’immagine del leone simbolo di S. Marco che, di anno in anno, passa al borgo vincitore. All'ultimo arrivato lu "fasulu" (fagiolo) che diventa occasione per far festa, l'anno dopo, nella speranza che la sorte lo affidi ad un altro borgo.


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