Mercoledì mattina i carabinieri della Compagnia di Sala Consilina diretti dal Capitano Domenico Mastrogiacomo coadiuvati dalle compagnie di Sapri e Vallo della Lucania, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale e personale emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Sala Consilina a firma del Sostituto Procuratore dott. Carlo Rinaldi, nei confronti di ventidue individui, residenti in gran parte nella cittadina di Sala Consilina. Gli indagati sono finiti nel mirino degli inquirenti con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di truffa, ricettazione, riciclaggio, falsità materiale e sostituzione di persona. I militari hanno eseguito nell’arco di diverse ore trentuno perquisizioni domiciliari personali e locali concernenti alcune note agenzie di pratiche auto e concessionarie del Vallo di Diano. I componenti del sodalizio criminale sono tutt’oggi sospettati di avere con artifizi e raggiri, dal mese di agosto scorso, perpetrato con estrema furbizia altrettante truffe a danno di commercianti della provincia di Salerno e Avellino. Circa settanta i carabinieri che hanno partecipato alla vasta operazione che ha interessato nello specifico i comuni di Sala Consilina, Sassano, Polla, Montesano sulla Marcellana, Padula, Teggiano, Tortora, Villammare e Casaletto Spartano. In tutto sono state sottoposte a sequestro undici autovetture del valore commerciale complessivo di 200.000 euro circa, provento della truffa ai danni di una concessionaria di Atripalda in provincia di Avellino, nonché l’arredamento del valore commerciale di circa 53.000 euro servito per la discoteca “Privilege” di Villammare di Policastro. Intanto proseguono le indagini a tutto campo al fine di comprendere meglio il modo e i mezzi utilizzati che hanno caratterizzato e determinato in tutti questi mesi il giro illegale. Ieri mattina sono proseguite le perquisizioni e i sequestri di altre dieci vetture per un valore complessivo di 100.000 euro ma resta ancora da definire il reale valore di quel ritrovamento. Certo quelle auto rivendute a un prezzo veramente modico dovevamo insospettire non poco gli acquirenti eppure è sempre più difficile per i carabinieri rinvenire quelle auto magari spesso rivendute a terzi o magari già uscite fuori dalle regioni di origine e che forse hanno macinato già un bel po’ di chilometri. Il cerchio intanto si sta restringendo intorno a diversi pregiudicati mentre tra gli indagati figurerebbero due donne e due titolari di saloni di auto usate. Nel giro sono finite persone che, secondo la ricostruzione dei carabinieri e della magistratura, avrebbero comprato le auto in questione con assegni scoperti o su conti ora estinti o con altri titoli di credito che infine si sarebbero serviti a nulla. Quest’ultimo fatto però potrebbe essere collegato a un altro accaduto nel febbraio scorso quando furono rinvenuti veicoli, biancheria e auto rubate insieme a diversi arredi provenienti da Teggiano, Battipaglia e Novivelia. Intanto la difesa degli indagati ha presentato istanza di dissequestro al Tribunale del Riesame di Salerno perché quelle vetture erano già state intestate a terze persone che non c’entravano nulla coi fatti in contestazione. Al vaglio anche i movimenti bancari degli indagati e nelle ipotesi si sta battendo la pista anche di eventuali altri materiali o beni che eventualmente sono stati acquistati illecitamente dai truffatori.
Antonella Citro |