“Feudatari, Università e Ceti Emergenti nel Vallo di Diano (secc. XI-XV)”: questo il tema del convegno di studi che si terrà sabato 4 aprile (ore 17) presso l’Aula Magna delle Scuole Elementari di Sala Consilina. Dopo i saluti del presidente del Centro Studi, Giuseppe Colitti e del sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, il programma prevede due relazioni:Il Vallo di Diano nell’alto Medioevo – Rosa Fiorillo (Università degli Studi di Salerno), La circoscrizione del Castello di Sala nei secoli XI-XV, Rosanna Alaggio, Università degli Studi del Molise.Nel corso del convegno Giuseppe Cernigliaro (Università degli Studi di Napoli) presenterà il volume “Gli Statuta di Sala del 1378”, pubblicato dalla Casa Editrice Laveglia&Carlone di Salerno per il Centro Studi del Vallo di Diano e curato da Pietro De Leo (Università della Calabria).Le conclusioni del convegno, che si avvale del patrocinio, del contributo e della collaborazione della Regione Campania, del Comune di Sala Consilina e della Biblioteca comunale “C. Nisi”, saranno tratte da Carmine Carlone (Università degli Studi di Napoli). Presiederà Gerardo Sangermano (Università degli Studi di Salerno).“Il volume dedicato agli “Statuta” di Sala, il settimo della collana “Quaderni” del Centro Studi –si legge nella presentazione di Giuseppe Colitti- rappresenta un altro, ma, si spera, non l’ultimo, contributo al recupero della documentazione dispersa del Vallo di Diano. Gli Statuta di Sala, risalenti al 1378,sono stati ritrovati dal prof. Pietro De Leo nell’Archivio della Certosa di Serra San Bruno e forniscono un importante spaccato del comportamento e delle condizioni di vita della comunità locale nel XIV secolo. La pubblicazione di questo nuovo volume rientra nel compito che il Centro Studi si propone: far progredire il livello di consapevolezza civica delle sue identità, non solo di Sala Consilina, ma di tutti i comuni del Vallo di Diano e dintorni”.Soddisfazione per l’organizzazione del convegno e per la pubblicazione del volume è stata espressa anche dal sindaco della città, Gaetano Ferrari: “Gli Statuta ci consentono di ricostruire un’altra pagina importante della storia di Sala Consilina che credevamo smarrita e di questo va dato pieno merito al Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”, che da circa venti anni è impegnato in questo delicato quanto importante settore”.
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