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Appello del Codacons ai Comuni del Golfo di Policastro: tintarella quanto mi costi!!


16-07-2008

Appello del Codacons ai Comuni ed ai cittadini tutti

 

 

“In nome del Popolo italiano”..

è con tale formula che nel nostro Paese si giustizia!

A volte però qualcuno persevera nel dimenticare l’esistenza di leggi che vanno rispettate prima di arrivare alla condanna,e quando questo qualcuno è un organo dello Stato, è doveroso che il puzzle della democraticità e del rispetto dei diritti altrui venga ricomposto da chi è nel potere e nella legittimità di denunciarlo pubblicamente.

Ci si chiede quanto dovremo ancora aspettare, e fino a quando subire prima di stancarci e prendere forti provvedimenti per tutto ciò che accade nei nostri territori.

Le nostre spiagge sono deserte, diciamolo apertamente, la statale 18, da epoche remote invasa dal traffico giornaliero e vacanziero che non permetteva sondaggi positivi di arrivo a destinazione delle proprie mete, assume oggi quasi l’aspetto di una pista ciclabile, tranquilla e scorrevole come la più attraversata delle strade di campagna. Sarà forse merito degli Enti preposti alla viabilità tutto questo rigore? In molti se lo augurano, ma le sentenze dei cittadini parlano chiaro: tali Enti non c’entrano nulla, semplicemente gli abitudinari consumatori dei nostri lidi hanno scelto altre spiagge ,visto che le nostre dobbiamo pulircele da soli, e guai a lamentarcene, sembra peccato!

In tanti formulano le dovute opinioni per cercare di spiegare astrattamente di chi è la colpa, sarà la crisi… solita frase da tormentone estivo, quando non si vuole o non si ha il coraggio di accusare i carnefici.

Ma quale crisi? Forse quella dei Comuni locali che per racimolare qualche soldo, approfittano arbitrariamente ed illegittimamente di quei pochi vacanzieri ancora devoti alle nostre coste ,per spillargli 50 centesimi all’ora per un posto al sole per la propria auto, e per giunta non custodito e senza servizi accessori? Dove stavano gli stessi Comuni, quando la Cassazione del Paese a cui appartengono ha sentenziato che i parcheggi vanno garantiti al 50% liberi, perché l’utente deve avere il diritto di scegliere, se posteggiare a pagamento e ricevere un servizio, o non pagare accollandosi i rischi della sosta.

Non a caso il Codacons nazionale, con sede a Roma ha costretto tali Enti ad adeguarsi per il tramite di un’azione legale forte, a cui la Giurisprudenza non ha potuto non dare ragione.

Ebbene, i miei consumatori invece, nonostante tutto, sono ancora costretti a subire,come a dire: “se volete rientrare tra i pochi eletti che ancora si recano sulle nostre spiagge dovete pagare e non avete assolutamente il diritto di scegliere, senza eccezione alcuna da Policastro a Sapri; non potete appellarvi, non avete alcun diritto, solo il dovere di pagare, e se malauguratamente la vostra macchina durante la sosta viene danneggiata o distrutta i danni ve li pagate da soli, il Comune non ne risponde, sono fatti vostri e basta, voi dovete solo pagare!

Può darsi però che qualcuno, chiamiamolo furbetto, per sottrarsi a tali obblighi non paghi, che succede?

Che il vigilante di turno segnala la cosa alla polizia municipale che arriva immediatamente, con una solerzia ammirevole, e tutta soddisfatta sottoscrive il verbale; ma il furbetto di turno, visto che l’astuzia non gli manca, pensa di rivolgersi al Codacons, perché da qualche parte ha sentito parlare di strisce bianche e blu, significherà forse qualcosa?

Con la stessa solerzia a quel punto la nostra associazione preparerà un bel ricorso, dove si dirà che la contravvenzione è nulla, in quanto, anche volendo tralasciare ciò che la Cassazione ha sentenziato, già il codice della strada all’art. 7 c.8 impone che via sia proporzionalità tra i posti a pagamento e quelli gratuiti,e contiguità fra le aree destinate alle due tipologie di sosta.

Allora, qual è la morale? Chi è veramente il furbetto della vicenda?

Ammettiamo però che la gente preferisca la campagna al mare,cosa succede?che continua a pagare, e questa volta un prezzo maggiore, quello della salute.

Dalle ultime denunce giunte al Codacons di Villammare sembra infatti che i percorsi campagnoli a ridosso della statale siano invasi di rifiuti diversi, la maggior parte insalubri e nocivi, del tipo eternit, tanto per volerne specificare qualcuno. Ora ci si chiede questo:è possibile che tali scempi devono sempre essere sottolineati dalle associazioni ambientaliste, che puntualmente devono sostituirsi a chi di dovere ed aprire un’indagine vera e propria? Il nostro compito dovrebbe essere quello della segnalazione semplicemente, ed al più costituirci ente esponenziale nell’eventuale processo  a tutela dei diritti degli utenti tutti.

La mia però, non vuol essere una provocazione, tanto meno un segno di mancato rispetto per gli enti che governano il nostro territorio, è solo un appello, un ultimo disperato appello per la salvaguardia della nostra stessa sopravvivenza.

Mi appello alle autorità tutte, affinché prendano i dovuti provvedimenti ipso iure, al di là delle nostre segnalazioni;

mi appello al buon senso dei Comuni, che si impegnino a garantire il rispetto della vera legalità e non  di quella di interesse; in molti infatti, si lamentano presso la mia sede di appartenenza a Villammare, ma non posso certo abbattere un’ordinanza sindacale che va necessariamente riformulata alla luce di quanto espresso, la mia è un’umile preghiera al cambiamento benefico per i miei utenti.

E Poi giunga il mio appello ai cittadini cattivi, a coloro che non sono degni di abitare nel nostro territorio, perché lo imbrattano di rifiuti e di elementi nocivi di ogni genere: sappiate che ogni pezzo di catrame, di eternit che aggiungerete sul selciato, sarà un pezzo in meno di terreno sul quale i vostri figli potranno camminare liberamente, un po’ di aria pulita in meno che ognuno di noi potrà respirare,ed un po’ di pane in meno che potrete mangiare, perché il nostro territorio è anche e soprattutto la nostra sopravvivenza.

E poi infine ed in primis mi appello al cuore ed alla sensibilità dei cittadini buoni, di coloro che non fanno e non faranno mai tali scempi. E’ soprattutto a voi che voglio parlare, alle vostre coscienze, vi prego non fate delle vostre omertà uno scudo a favore degli imbrattatori; denunciate, segnalate a chiunque, ma fatelo, parlate, non portate avanti la politica del menefreghismo, questo è il vostro territorio, stanno demolendo la vostra casa, non quella del vostro vicino.

Rivolgetevi pure alla nostre sedi, potete farlo anche con una mail,codaconsdelgolfo@golfonet.it, scrivete, fotografate, difendetevi, non lasciate che vi annullino pian piano.

 

Avv. Iolanda Cennamo, Responsabile Codacons del Golfo.




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