Importante appuntamento con il ricordo, a Corleto Monforte, per non dimenticare una delle più grandi tragedie dell’umanità, frutto non di un destino infausto perché incontrollabile ma “semplicemente” della crudeltà umana. È in programma domani, 20 dicembre, una giornata interamente dedicata agli aspetti indelebili dell’Olocausto, il genocidio razziale degli ebrei, organizzata non per caso con più di un mese di anticipo rispetto alla più istituzionale Giornata della Memoria, il 27 gennaio.
La giornata di domani è stato voluta ed organizzata dalla Consulta dei Giovani, presieduta da Francesco Palese, in collaborazione con il Settore Politiche Giovanili del Comune di Corleto Monforte, e con il delegato Giuseppe Ruberto. Gli obiettivi che si prefigge chi ricostruisce la memoria sono quelli di cercare di far diventare il dolore dei discendenti e dei parenti delle vittime un patrimonio collettivo, il più esteso possibile, e soprattutto di dire un corale e totale “mai più”. “Abbiamo voluto organizzare questa giornata – sottolinea il Presidente della Consulta dei Giovani, Francesco Palese – per favorire un momento di riflessione collettiva sull’olocausto, per accendere una riflessione su una pagina infausta della storia dell’umanità rimasta nell’oblio per troppo tempo, fino a qualche anno fa”. L’evento, inoltre, avrà come ospite una persona che l’olocausto l’ha vissuto sulla propria pelle e ne può testimoniare gli aspetti più subdoli, ma che, come si può immaginare, il 27 gennaio sarà altrove a portare questa tristissima testimonianza: è Pietro Terracina, residente a Roma, ebreo ex deportato dal lager di Auschwitz – Birkenau.
L’importante appuntamento si terrà presso i locali della sala polifunzionale “Giovanni Giuliano”, a partire dalle ore 8.30: qui sarà possibile visitare la mostra dal titolo “Sterminio in Europa”, curata dall’Associazione Coordinamento e Solidarietà di Salerno. A seguire, alle 10.30, verrà proiettato un film sul tema, alla presenza degli studenti delle scuole di Corleto Monforte e dei comuni limitrofi. Alle 18.00 si terrà un pubblico dibattito, con la testimonianza di Terracina, che vedrà la partecipazione di autorità religiose, civili e politiche: tutte insieme, al di là delle proprie appartenenze ed ideologie, a riflettere su una ferita della nostra storia per niente rimarginata. |