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Sant'Arsenio: Degenti psichici, due medici sott’inchiesta
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15-12-2007
Bocche cucite da parte dei responsabili dell'Asl, dopo il trasferimento dei 17 pazienti del Sir in una struttura attigua allo stesso immobile dove i Carabinieri del Nas di Salerno hanno riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie. «Stiamo seguendo la vicenda - fanno sapere dall'Ufficio stampa dell'ente di Vallo della Lucania - e prima di esprimere opinioni intendiamo visionare la relazione dettagliata che abbiamo chiesto al direttore sanitario del Distretto di Sala Consilina, Roberto Giulio, che dovrà essere sul tavolo del dirigente dell'Asl Donato Maria Saracino entro mezzogiorno di lunedi prossimo». La relazione (che pubblichiamo nei passi salienti a lato) è precisa nel delineare il quadro delle carenze che hanno motivato il provvedimento dei carabinieri. Le situazioni giudicate a rischio non si riferiscono alla cura ed all’accoglienza dei degenti bensì al contesto strutturale e funzionale. «Gli ospiti - si legge infatti nella relazione del Nas - sotto l'aspetto sanitario si presentavano in stato di compenso psico-clinico e curati sia nell'aspetto che nella cura personale, nonché assistiti da adeguato numero di personale sanitario». I problemi riscontrati, dunque, afferiscono alle solo alle condizioni delle strutture e dei servizi. Le procedure investigativo-giudiziarie procedono e nell'elenco degli indagati (l’accertamento del Nas è partito su disposizione della Procura di Sala) sono stati iscritti il responsabile del servizio di salute mentale del Sir, la struttura sequestrata dai carabinieri, Antonio Mautone ed il direttore del distretto sanitario di Polla Roberto Giulio. «Un atto dovuto, a tutela dei due professionisti», fanno sapere dagli ambienti giudiziari, ai quali è affidata la responsabilità della struttura di Sant'Arsenio. I due professionisti in più di un'occasione avevano segnalato le carenze registrate nel corso del blitz ai vertici dell'Asl di Vallo della Lucania. D'altra parte, la struttura dove sono stati trasferiti i 17 pazienti era pronta già da tre anni e sono in molti a non capire perché, fino all'altro ieri, si è permesso che i degenti continuassero a sostare in locali giudicati inidonei dal punto di vista strutturale che igienico. A richiesta dei militari dell'Arma, lo stesso direttore Roberto Giulio ha consegnato ben cinque note di pregresse segnalazioni dirette alla Direzione dell'Asl Sa3 concernenti carenze igienico sanitarie in cui versava la struttura. Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente del tribunale del malato del Vallo di Diano don Andrea La Regina, secondo cui «il taglio dei costi di gestione, con il quale l'ente è costretto a fare i conti, non può e non deve gravare su un servizio così delicato quale quello riservato ai malati di mente».
Rocco Colombo
tratto da: www.ilmattino.it |
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