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Blocca le zingare scippatrici si commuove e regala 50 euro
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07-12-2007
Due giovanissime zingare le scippano la borsa che portava a tracollo, ma lei, un'arzilla nonnina di 79 anni, reagisce con tempestività e con sorprendente coraggio, riuscendo così a recuperare quanto le era stato tolto. Le due scippatrici, intanto, si mettono a piangere, implorando pietà, comprensione e perdono da parte della loro vittima. «Lo abbiamo fatto, dicono all'unisono in uno stentato italiano, per disperazione. Non abbiamo un centesimo neppure per comprare un pò di pane. Perdonateci! E cercate di capirci». Lei le crede e, impietosita, dona loro cinquanta euro. Tutto questo è avvenuto ieri mattina, a Sala Consilina, poco dopo le nove, nei pressi di un istituto bancario, nella popolosa frazione Trinità. E a parlarcene è la stessa arzilla nonnina, del cui nome e cognome indichiamo le sole iniziali, G. R., per un doveroso rispetto della sua privacy. «Avevo appena prelevato duecento euro al Bancomat per aggiungerli a quelli che avevo nella borsetta, per un totale di 450 euro da utilizzare per l'acquisto dei regali natalizi ai miei nipoti. E già pensavo a quel che avrei comprato quando, con un gesto fulmineo ma anche prevedibile, le due ragazze mi hanno scippato. Ho reagito quasi per istinto, e mi è andata bene. Ma devo anche dire che non mi è stata opposta alcuna resistenza». Poi G.R. aggiunge: «Le due poverette, inesperte scippatrici mi hanno fatto una gran pena. Si sono messe a piangere e mi sono apparse sincere. Per questo alla richiesta di perdono e di comprensione ho risposto in maniera concreta, regalando loro cinquanta euro. E non ho minimamente pensato di denunciare il fatto ai carabinieri». G.R. ha invece ritenuto opportuno rivolgersi a noi per rendere noto a tutti quanto le era capitato. «Ciò, ha spiegato, perchè da parte di chi di dovere ci sia la necessaria attenzione verso il problema degli zingari. Bisogna aiutarli a non commettere reati, procurando loro un lavoro. Certo non è facile. Ma neppure vanno lasciati al loro destino. Altrimenti si faccia di tutto perché non entrino in Italia». Davvero una lezione di umanità e di intelligenza politica da parte di questa anziana e coraggiosa nonnina, cui va tutta la nostra ammirazione.
GIUSEPPE LAPADULA
tratto da: www.ilmattino.it |
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