I sindaci del Vallo di diano, in 15, questa mattina sono giunti in pullman a Roma per essere, alle 11, sotto Palazzo Chigi per tentare un’ultima carta contro la chiusura del tribunale di Sala Consilina che dal 14 settembre dovrà essere trasferito a Lagonegro, in Basilicata. I primi cittadini, insieme al consigliere regionale Donato Pica, avvocati e cittadini, cercheranno di incontrare direttamente il premier Letta. E proprio oggi, considerato che a protestare non sono solo i sindaci e gli avvocati del Foro Salese, il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferirà in Senato con una propria informativa. La decisione segue di pochi giorni il varo di una serie di provvedimenti ministeriali che consentono una sorta di proroga dell’attività in otto sedi giudiziarie destinate a regime alla chiusura e all’accorpamento, ma solo per smaltire l’arretrato civile. Le sedi scelte sono quelle con più di 180mila abitanti o con un numero di nuove cause annuali superiore a 6.874.
Per il resto, l'intenzione è di partire come da programma il 14 settembre. La riforma prevede il taglio di 30 tribunali e le relative 30 procure, 220 sezioni distaccate e 667 sedi di giudice di pace, con il trasferimento di 7.300 dipendenti e di 2.700 magistrati. Il risparmio stimato dal Ministero è di 80 milioni di euro. Ma il malcontento è forte. E anche le sigle della pubblica amministrazione di Cgil, Cisl e Uil, anche se all’ultimo momento, sono pronte alla mobilitazione sostenendo che “la riforma rischia di gettare la giustizia nel caos organizzativo”.
tratto da: www.radioalfa.it |