Nasce nel Vallo di Diano l’associazione “Fiori di Mandorlo Caterina Russo”
Domenica 18 dicembre alle ore 17,00 presso il MIdA01 in Pertosa sarà presentata l’associazione Fiori di Mandorlo Caterina Russo.
La serata sarà introdotta dalla presidente dell’associazione Nicoletta Pirozzi, che esporrà non solo le finalità dell’associazione ma soprattutto l’esperienza di vita che ha portato alla costituzione di “Fiori di Mandorlo Caterina Russo”.
L’associazione - spiega la presidente Nicoletta Pirozzi – “scaturisce da un percorso di vita, che mi ha vista accanto a mia madre (Caterina Russo) per sei anni, tra il Polo Oncologico di Pisa e l'Hospice di appartenenza. Rappresenta un intenso cammino nella malattia, ma anche la realizzazione di un'elevazione spirituale e la conferma che non siamo mai soli. Dunque, - continua la Pirozzi- Fiori di Mandorlo nasce dalla necessità di voler assistere spiritualmente chi è prossimo al morire restituendo quella dignità che la malattia ha cercato di distruggere, donando l’unico vero ingrediente fondamentale per affrontare la vita: la pace”.
Fiori di Mandorlo è rivolta a medici di base, psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali,
infermieri, operatori socio sanitari e chiunque sia motivato fortemente a voler dedicare parte del
suo prezioso tempo ad un momento sacro come quello della malattia.
L’associazione, che ha sede a Sala Consilina in provincia di Salerno, si propone di collaborare con strutture sanitarie statali o private per il sostegno del malato in fase avanzata di malattia; formare volontari particolarmente preparati nella dimensione spirituale per prestare il loro servizio al malato e alle loro famiglie; sostenere i bisogni spirituali dell’ammalato; divulgare l’importanza dell’Hospice e la sua funzione; condividere le competenze della mente e del cuore promuovendo e diffondendo l’approccio olistico con le persone.
All’evento parteciperanno i soci fondatori, rappresentanti istituzionali ed autorevoli esperti di medicina, che discuteranno di temi legati agli scopi e alle finalità del progetto. Tra i tanti, il dott. Valerio Scotti, oncologo U. O. Radiodiagnostica Pisa e Dirigente Malzoni Radiosurgery Center Agropoli, che disquisirà sulla realtà degli Hospice in Toscana.
In allegato il programma dell’evento.
Programma della presentazione dell’Associazione Fiori di Mandorlo Caterina Russo
Pertosa, MIdA01
18 dicembre 2011 ore 17,00
Saluti istituzionali
Presentazione Soci e descrizione Logo-Finalità dell'Associazione
Relatori-ospiti :
- Dott.Valerio Scotti, oncologo U.O.Radiodiagnostica Pisa- dirigente Malzoni Radiosurgery Center Agropoli
- D.ssa Ida Passannanti, responsabile Hospice Sant'Arsenio
- Antonella D'Alessio, naturopata professionista ed esperta di Medicina Tradizionale Cinese, floriterapeuta
- Salvatore Visconti, docente cofondatore della IESO Academy (Istituto Europeo Scienze Olistiche) e tecnico addetto alla psicomotricità, esperto di MTC
I temi che verranno trattati saranno legati agli scopi e finalità del progetto. Il Dott. Scotti disquisirà sulla realtà degli hospice in Toscana. Spazio a domande e chiarimenti. Per finire un buffet per gli ospiti.
Saranno presenti sindaci del comprensorio, medici di base, psicologi, operatori sanitari, infermieri, persone impegnate nel volontariato. L’invito è aperto a tutti ed in particolare a chi voglia dedicarsi al volontariato motivato.
Biografia Caterina Russo
Caterina Russo nasce a Pertosa nel 1939, residente a Pisa. All'età di 45 anni viene provata duramente da una diagnosi nefasta di "leiomiosarcoma" uterino.
Secondo i medici, illustri luminari della ricerca scientifica pisana, solo due o massimo tre mesi di vita.
“Sembrò che il mondo ci crollasse addosso,- racconta la figlia Nicoletta Pirozzi- era l'anno in cui i preparativi per il mio matrimonio erano già avviati. Ma un sogno, alla vigilia di un controllo per decidere se intraprendere dei cicli di chemioterapia,fece sì che al momento della visita risultasse che non esisteva più traccia di malattia. Gli stessi medici,seppur increduli ammisero che c'era stato un intervento soprannaturale. Da qui, la chiave di svolta! Mamma si consacra da laica all'ordine dei Domenicani,presso la chiesetta della Beata Chiara Gambacorti venerata in Pisa,e fino alla malattia successiva (dopo 25 anni)opera volontariato religioso presso l'ospedale di Santa Chiara”.
Altre circostanze, contemporaneamente ai voti, la vogliono tra le fila dell'Unitalsi Pisa come Dama. Ed anche con l'Unitalsi per 25 anni ogni anno accompagna gli ammalati a Lourdes. Un intenso percorso in salita fatto di amore e dedizione per Cristo e per la Madre, scandito e confermato da gesti ordinari che la vedevano dispensatrice di amore verso chi (barboni, ammalati, malati psichici) viveva nel buio della propria esistenza.
Serena fino alla fine e coerente alle promesse fatte, ha continuato nonostante i disagi notevoli che la malattia le imponeva (tumore polmonare con metastasi sottocutanee,metastasi alla mammella, metastasi patiche, metastasi intestinali...) ad operare per il bene degli altri.
“Amata da tutti - conclude la figlia- e ricordata con ammirazione da medici infermieri ed operatori che l'hanno incontrata e conosciuta”.
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