Dopo gli ultimi allagamenti delle campagne e a causa della rottura degli argini del fiume Tanagro, durante l’alluvione del novembre del 2010, i cittaidni della contrada Sant’Agata continuano ad appellarsi alle istituzioni. L’ultima piena, che ha causato ulteriori danneggiamenti ai terreni e alle abitazioni, è arrivata nel Vallo di Diano intorno alle ore 18 del giorno 1 marzo 2011.
Dopo le notizie apprese dalla stampa sull’esito delle decisioni prese dal tavolo tecnico provinciale di questa mattina, per le quali i lavori di messa in sicurezza degli argini non inizieranno prima di trenta giorni, i cittadini fanno una richiesta alle istituzioni locali.
Riunitosi presso la nostra sede in data odierna, il Comitato di Riferimento degli Alluvionati, coordinato dalla Sig.ra Morello Teresa, fa presente quanto segue.
1) Per la tutela della salute e dell’incolumità delle persone;
2) Per la salvaguardia del territorio e delle coltivazioni dei campi;
3) Per scongiurare continui danni alle abitazioni e alle loro pertinenze;
si chiede con forza che si dia immediato inizio ai lavori per riparare, anche in modo provvisorio, gli argini del fiume Tanagro nei punti di rottura. Gli abitanti della contrada Sant’Agata e una rete di volontari coordinati dal Comitato di Riferimento degli Alluvionati è disponibile a coadiuvare i lavori per le opere provvisorie, che possono anche farsi con sacchi di sabbia.
Si scongiurano le istituzioni affinché colgano il grido d’alllarme delle famiglie della campagna del territorio di Sala Consilina. In questi giorni le condizioni di salute di questi cittadini stanno deteriorandosi a causa del continuo stress provocato dagli allagamenti. Le scorte di fieno per gli animali si stanno esaurendo e non vi sono possibilità, economiche e pratiche, di far fronte ad acquisto o produzione di nuovo fieno. I campi sono resi inutilizzabili e si paventano le conseguenze dei mancati introiti dalla produzione agricola, per molti unica fonte di reddito.
Ci associamo al grido di allarme delle famiglie, rinnovando la nostra solidarietà per le loro condizioni attuali.
Roberto De Luca
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