“Si apprende dalla stampa che martedì sera S.E. il Prefetto Marchione ha organizzato un incontro per trovare risoluzione alla controversa vicenda della chiusura della S.P. 11 nel tratto Trinità di Sala Consilina – Silla di Sassano – si apprende anche che la soluzione di chiusura per un periodo di 12 giorni metterebbe d’accordo tutti: Comuni – ANAS – Provincia – Imprenditori e Cittadini – ma dichiara Valentino Di Brizzi (Pres. dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano) - quanto reso noto dalla stampa è assolutamente e fortemente non condivisibile. Di certo la soluzione trovata non mette d’accordo gli imprenditori e i cittadini, ossia i veri utenti dell’arteria. Continuiamo a sostenere che non si può procedere alla chiusura della strada provinciale senza la predisposizione di un adeguato percorso alternativo. Quando si vuole tutelare l’interesse pubblico, si procede per gradi. In caso di necessità di chiusura di un percorso è necessario individuare la sua sostituzione. I percorsi alternativi individuati o allungano il collegamento di circa 8 km, o anche se leggermente più brevi sono caratterizzati da strade strette, senza guardrail, non in sicurezza e a ridosso di percorsi d’acqua che non essendo adeguatamente distanziati dalle strade rendono la tratta, soprattutto in caso di pioggia, invasi da fanghi e detriti che rendono le strade scivolose e, di conseguenza, pericolosissime”. “Non siamo stati messi in condizione – continua Di Brizzi – di esporre le nostre perplessità e il nostro punto di vista in quanto non invitati all’incontro. Non ci risulta fossero presenti all’incontro neppure rappresentanze dei cittadini, che pure hanno sottoscritto una petizione con la raccolta di centinaia di firme. La soluzione adottata mette d’accordo solo l’Anas, l’Azienda cui sono stati affidati i lavori e i Politici che rappresentavano le Amministrazioni Comunali”. “Abbiamo provveduto – sottolinea Di Brizzi –a sollecitare S.E. il Prefetto con una missiva, inoltratagli in data odierna, in cui abbiamo esposto le gravi e irreparabili difficoltà a cui le imprese andranno incontro in caso di chiusura dell’arteria, sottolineando che non è pensabile che i lavori possano essere risolti entro il I marzo, (che speriamo sia del 2010!), soprattutto dovendo necessariamente tenere conto delle cattive condizioni climatiche. Ad ogni modo, dodici giorni di chiusura della Strada Provinciale 11, senza l’adeguata predisposizione di un percorso alternativo, comporterebbero, comunque, gravi danni economici e potrebbero, determinare la sospensione totale o parziale delle attività di impresa ivi ubicate ed il conseguente licenziamento totale o parziale dei dipendenti, anche in considerazione del fatto che non sono previste modalità di ricorso agli ammortizzatori sociali per le aziende commerciali di non grandi dimensioni. Ci piacerebbe sapere se, di fronte alla volontà di chiudere la Strada Provinciale 11, l’Anas e gli Amministratori presenti hanno pensato a chi si assumerà l’onere di risarcire i danni economi che andranno a determinarsi”. “Contiamo – termina Di Brizzi - sull’attenzione e sulla supervisione della Prefettura in qualità di Organo che rappresenta il Governo sul territorio e nella valutazione attenta delle posizioni in essere in questa situazione, tale da consentire l’effettiva tutela dell’interesse pubblico”.
Antonella Citro
|