Sono iniziate le battute finali del processo Agorà, la maxi operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina che scattata nel 2008 smantellò un'organizzazione finalizzata allo spaccio e consumo di sostanze stupefacenti. Per due ragazzi si aprirono le porte del carcere, uno venne posto agli arresti domiciliari e nove furono raggiunti dall'obbligo di dimora nel comune di residenza, per tutti gli altri 15 si trattò di avviso di garanzia. Allora, vennero sequestrati 210 grammi di eroina, 18 grammi di cocaina e 15 di marijuana. Le arringhe pronunciate dalla difesa, giovedì scorso, erano tutte volte al proscioglimento degli imputati. "Non sussiste il fatto perché manca la prova della responsabilità penale in ordine al fatto per i nostri assistiti"- hanno tuonato in aula i difensori degli imputati- "solleviamo eccezioni sul merito della utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche effettuate durante le indagini perché secondo noi il deposito è stato fatto solo dopo il rinvio a giudizio e non in fase di udienza preliminare". E ora si attende il prossimo 11 marzo quando verranno pronunciate le altre arringhe del pool difensivo e verrà emessa la sentenza del I grado di Giudizio.
Antonella Citro |