Buonabitacolo. Il Codacons di Sala Consilina centra l'attenzione sul problema dei doppi tributi a Buonabitacolo per quei terreni ricadenti in zone urbanizzate i cui proprietari hanno il dovere di pagare sia l'Ici, che il contributo per il consorzio di bonifica, un problema che in realtà coinvolge tutti i comuni del comprensorio valdianese e in ogni caso i comuni che beneficiano degli effetti della bonifica. La doppia tassazione riguarda lo smaltimento delle acque, servizio che dal Consorzio di Bonifica viene indicato come miglioramento fondiario. Il Codacons nella persona del suo responsabile zonale, Roberto De Luca, chiede al sindaco di Buonabitacolo, Fiordelisi di intraprendere un'azione amministrativa per impedire l'imposizione dei doppi tributi. Contemporaneamente l'associazione a tutela dei cittadini annuncia azioni legali nei confronti del Consorzio di Bonifica ritenuto dal Codacons «ente che tenta di riscuotere tributi di discutibile legittimità su terreni sui quali il cittadino paga al comune i servizi resi in quanto destinati all'espansione urbanistica». Tuttavia dall'ente di Bonifica con sede a Sala Consilina arriva la risposta di chiarimento. L'ingegnere responsabile Mariano Alliegro infatti sostiene che la norma regionale che ha modificato la contribuzione indica che solo per i fabbricati ricadenti in zona urbanizzata e collegati alle fognature è prevista l'esenzione dei contributi per i servizi di collettamento delle acque piovane, mentre la quota di contributo relativa alla salvaguardia idraulica che previene il rischio di inondazione e che spetta al Consorzio, si paga comunque. Per i terreni ricadenti in zona urbanizzate invece, poichè si tratta di fondi che godono dei benefici della bonifica e il collettamento delle acque avviene nei canali e non nelle fognature, la legge non prevede alcuna esenzione. Da qui il doppio tributo per i terreni le cui acque vengono smaltite nei canali di competenza della Bonifica. Una soluzione che tuttavia il Codacons non ritenete giusta nei confronti di quei cittadini, «costretti a versare per due volte i soldi per uno stesso servizio». |