Casalbuono. Il Tribunale del riesame di Salerno dispone il dissequestro dell'area ''Vallone Barbanterra'' del comune di Casalbuono, che nel mese di luglio, una volta classificata discarica abusiva, era stata sottoposta a sequestro preventivo con provvedimento del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sala Consilina, su richiesta del pubblico ministero presso la locale Procura. Secondo i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Salerno, sull'area in questione il comune di Casalbuono avrebbe gestito una discarica abusiva. Da qui le indagini nei confronti dell'ex sindaco, Santino Barone. Questa tesi però è stata contraddetta dal collegio difensivo (composto dagli avvocati Michele Pinto, Erminio Cioffi e Renivaldo Lagreca), che ha rappresentato e documentato la regolarità dello smaltimento rifiuti da parte dell'amministrazione comunale durante la gestione del sindaco Barone. Una tesi infine accolta dal Tribunale del riesame (presidente Giancarla D'Avino, giudici Vincenzo Pellegrino e Lucia Casale) che ha ordinato la restituzione al comune di Casalbuono dell'area in questione. Nell'attesa del deposito dei motivi, il dissequestro è stato prontamente eseguito dai carabinieri della stazione di Buonabitacolo, sotto la direzione del maresciallo Di Menna. Secondo la tesi difensiva, sostenuta in sede di discussione dal noto avvocato ed ex ministro all'agricoltura, Michele Pinto, il sindaco Barone «non solo aveva dotato il suo Comune di una regolamentazione della raccolta differenziata ma aveva altresì emanato provvedimenti di sensibilizzazione e richiamo dei cittadini al rispetto dell'ambiente. Per cui l'incivile abbandono dei rifiuti non si può ascrivere a responsabilità, assai oggettiva, della pubblica amministrazione», recita il comunicato a firma dello stesso Barone.
Salvatore Medici |